Specie aliene invasive: la nuova minaccia alle api è il calabrone asiatico

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La specie invasiva, osservata di recente anche nel Mantovano, ha già prodotto ingenti danni in Francia per apicoltura e biodiversità

Mantova – Nelle ultime settimane una nuova specie invasiva è stata avvistata nel Mantovano: si tratta del calabrone asiatico, o Vespa velutina, spietato predatore di api. Questo insetto è stato introdotto in Europa dall’Asia ed è molto pericoloso per l’ambiente e per l’economia, visto che la sua diffusione in Francia ha già causato la perdita della metà degli alveari.
L’individuazione precoce degli adulti, prima che costruiscano il nido, è l’unico modo per contrastarne l’invasione. In questa stagione il calabrone asiatico potrebbe essere osservato in volo davanti gli alveari intento a catturare le api: è importante segnalare ogni avvistamento al progetto STOPVESPA, il progetto finanziato dall’Unione Europea per fermarne l’avanzata condotto da un gruppo di lavoro composto da Università, Enti di Ricerca, Associazioni, Apicoltori e Cittadini.

IL RADAR ENTOMOLOGICO -Negli ultimi anni il Politecnico di Torino ha sviluppato un prototipo di radar entomologico che permette di individuare i nidi di Vespa velutina, tramite la cattura di individui (es. in predazione in apiario) e il tracciamento del loro volo fino al nido. Il radar entomologico è un radar armonico che emana delle onde RF nell’ambiente, le quali rimbalzano sui dispositivi non lineari (es. un diodo collocato su un calabrone) per poi essere rilevate nuovamente dal radar stesso. Un diodo è un semplice filo metallico molto leggero che riflette le onde emanate dal radar. I calabroni catturati vengono ‘addormentati’ per l’applicazione del diodo sulla parte posteriore del torace dell’animale. Successivamente vengono rilasciati e seguiti fino al nido.
Durante il Progetto LIFE STOPVESPA verrà sviluppato un nuovo prototipo di radar, con caratteristiche che lo renderanno maggiormente efficace per lavorare nell’ambiente ligure, ricco di valli e ostacoli che rendono difficile la decodifica del segnale riflesso dal diodo. Le squadre di monitoraggio saranno dotate dei radar entomologici; una volta individuato un nido, questo verrà segnalato alle squadre di neutralizzazione che in breve tempo interverranno per inattivarlo ed eventualmente rimuoverlo.