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Trento e Bolzano, disegno di legge su abbattimento di orsi e lupi: “Il Governo li fermi”
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La striscia

“Non è bastata la condanna dell’ex presidente Durnwalder da parte della prima sezione centrale d’appello della Corte dei conti per decine e decine di decreti emessi in deroga a leggi nazionali ed europee che avevano consentito negli anni l’abbattimento di chissà quanti animali selvatici: sulla gestione di lupi e orsi la Provincia autonoma di Bolzano, come quella di Trento del resto, continua ad agire come se non esistessero né il governo nazionale né l’Unione europea. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commenta la notizia dell’approvazione, nella seconda commissione legislativa del consiglio provinciale, del disegno di legge “Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori” che di fatto, se entrasse in vigore, darebbe mano libera all’amministrazione provinciale per “il prelievo, la cattura o l’uccisione” di lupi e orsi. “L’unico interesse – prosegue Brambilla – all’approssimarsi delle elezioni, è quello di poter decidere “per conto proprio” di ammazzare i grandi carnivori, dopo il successo delle costose operazioni di ripopolamento, semplicemente perché ora danno fastidio. Ci auguriamo, e con noi tutti i cittadini che amano gli animali e li vogliono veder rispettati, che a tempo debito il governo metta fine a questo “delirio di onnipotenza” sulla pelle di orsi e lupi. Ci sono altri modi, meno cruenti, di fare campagna elettorale”.

Il nuovo disegno di legge fu approvato il 4 giugno dalla Giunta provinciale di Trento e il giorno dopo da quella di Bolzano e ora dovrà ancora passare attraverso l’approvazione dei consigli provinciali. Il tema era da tempo oggetto di dibattito in Trentino Alto Adige e, data la mancanza di una risposta da Roma, i due presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher hanno scelto la strada di una legge ordinaria che dovrà essere ora approvata dai rispettivi Consigli provinciali. Il testo, composto da un solo articolo, prevede come ultima ratio, in mancanza di alternative e solo previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la possibilità di uccidere gli orsi come i lupi.
“Per prevenire danni gravi, specificatamente alle colture, all’allevamento, ai boschi, al patrimonio ittico”, il disegno di legge dà ai due governatori delle Province autonome la facoltà, “limitatamente alle specie Ursus arctos e Canis lupus“, di “autorizzare il prelievo, la cattura, o l’uccisione, a condizione che non esista un’altra soluzione valida e che il prelievo non pregiudichi il mantenimento della popolazione della specie interessata”, recita la norma. Non vengono però autorizzati prelievi, catture o uccisioni degli esemplari nel loro habitat naturale.

 

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