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Ilva, sponda di Confindustria a Di Maio: “Nulla da criticare, dialogo ben impostato”
I

La striscia

“E’ una situazione complessa che come ho detto dal primo giorno voglio gestire con responsabilità”. Introduce così il Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio l’argomento Ilva, nel salotto di Enrico Mentana a Bersaglio Mobile su La7, nel confronto con il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. E poi spiega: “Quando noi ci siamo insediati, al Mise c’era già un contratto firmato che diceva che l’Ilva in parte veniva affittata a un colosso franco-indiano, l’ArcelorMittal. La gara che è stata vinta dall’azienda peraltro è oggetto di chiarimenti da parte di Anac. Mi sono confrontato con tutti e abbiamo analizzato le informazioni in nostro possesso, con le seguenti priorità: far tornare i tarantini a respirare e garantire livelli occupazionali e di sicurezza adeguati. A me – continua Di Maio – questo piano occupazionale e questo piano ambientale non piace. Abbiamo quindi chiesto una proposta e i commissari di Ilva stanno dialogando per recepire della controproposte migliorative perché il tema di legalità sulla gara sia garantito, insieme a quello di ambiente, salute, investimenti in tecnologia e i livelli occupazionali. Non ho intenzione di far scappare nessuno ma questo non è uno stato che si prostra a chiunque”.

Ma il bello viene quando Vincenzo Boccia – che già sul tema precedente posto da Mentana, il decredito “dignità”, non aveva mostrato quell’aggressività che aveva riservato al Ministro dalle colonne dei giornaloni nei giorni precedenti – afferma: “Non abbiamo nulla da criticare. Il Ministro ha ascoltato tutti e sta difendendo la “lucidità del capire”. In quella vicenda leggiamo una questione industriale che rappresenta l’1% del Pil del paese. C’è la questione meridionale, con tutti i fornitori di quell’azienda e poi c’è la questione occupazionale. Non dobbiamo avere più il Pil come fine ma come pre-condizione per risolvere le questioni del Paese. Devo dire che questo dialogo con ArcelorMittal impostato dal Ministro è corretto e speriamo che l’Anac quanto prima decida se la gara fosse valida oppure no”.

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