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Svernano i pipistrelli ai Castelli Romani: chiuso l’accesso all’Emissario di Nemi
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La striscia

Il Parco regionale dei Castelli Romani con ordinanza n. 38 del 24/10/2018, dispone la chiusura dell’Emissario di Nemi, dal 1° novembre 2018 al 31 marzo 2019, essendo sito di fondamentale importanza per lo svernamento dei pipistrelli.
I chirotteri europei sono minacciati di estinzione e fra le cause principali, vi è la distruzione dei rifugi e il disturbo arrecato all’interno degli stessi nelle fasi di letargo invernale. L’Italia dal 2005, ha aderito all’accordo EUROBATS o Bat Agreement, per la conservazione delle popolazioni di pipistrelli in Europa. Le indagini condotte dal Parco hanno accertato che il sito “emissario del lago di Nemi”, è quello di maggiore interesse per quanto riguarda la nostra area naturale protetta, per i chirotteri con la presenza di 8 specie, pari a circa il 35% di quelle rilevate nella provincia di Roma, considerate vulnerabili in base alla Red list dell’IUCN in Italia e dalla Direttiva Habitat 92/43 CEE (allegati II e IV). Secondo le indicazioni emerse dal nuovo studio effettuato dal dr. Vincenzo Ferri – La Chirotterofauna del Parco Regionale dei Castelli Romani: Ricerche 2018 – in collaborazione con il personale del Parco è emerso che tale chiusura è fondamentale per il mantenimento dell’habitat di tali specie. L’ordinanza vieta l’accesso all’emissario del lago di Nemi, fatta eccezione per le attività di studio e ricerca svolte dall’Ente Parco o che abbiano ottenuto il nulla osta da parte del Parco. È inoltre vietato, disturbare i chirotteri con emissioni sonore ad alto volume nelle vicinanze degli accessi. Il mancato rispetto di questa disposizione prevede una multa da € 25,00 a € 1.032,00. Il Parco dei Castelli Romani, continuerà a monitorare l’efficacia di tali disposizioni al fine di estenderle ad altri siti analoghi, di particolare interesse per la tutela dei chirotteri e provvederà insieme alle forze dell’ordine attive sul territorio, a controllare e far rispettare le disposizioni emesse.

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