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Costiera amalfitana: il drone lancia il segnale e il robot raccoglie la plastica in acqua
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La striscia

Con una Start up realizzata da giovani napoletani della Green tech solution, la costiera amalfitana dichiara guerra alla plastica per un mare sempre più sicuro: un drone aereo ampio 8 metri si alzerà in volo ed effettuerà le operazioni all’interno di un’area limitata perimetralmente da boe segnalatrici, che serviranno ad allontanare i bagnanti. In acqua, un robot marino ad energia elettrica non inquinante, a partire dalla segnalazione inviata dal drone, raccoglierà tutta le plastiche e le microplastiche che incontra grazie ad un filtro dell’ampiezza di tre metri.
Un sistema tecnologico a difesa del mare che risponde al nome di “Litter Hunter” e che per il momento lavorerà su 11 aree di cui 2 a Positano, altre 2 a Praiano ed ancora Amalfi, Atrani, Maiori, Minori, Cetara, Vietri sul mare, Vico Equense. Le operazioni inizieranno nelle prossime ore, entreranno nel vivo la prossima settimana ed andranno avanti per tutto Luglio ed Agosto. Per ogni area poi, sarà allestita una stazione di controllo a terra o su un molo in cui sarà definita la piattaforma di atterraggio e decollo del drone aereo.
“Significa – dichiara il direttore dell’Amp Punta Campanella Antonino Miccio – che siamo in presenza di una reale volontà di sviluppo del turismo sostenibile e del miglioramento della qualità della vita. Se a questo aggiungiamo che siamo in costiera amalfitana, patrimonio mondiale dell’UNESCO, possiamo dire che questa attività, benché sperimentale, è fondamentale per una corretta gestione della fascia costiera”.
Un’iniziativa di quelle che valorizzano “i cervelli”, rimasti nel proprio territorio per cercare di risolverne i problemi: “Proveniamo tutti dall’Università “Federico II” di Napoli – spiega Emanuele della Volpe, CEO della Green Tech Solution – e abbiamo realizzato il sistema Litter Hunter che per la prima volta applicheremo al prestigioso sito della Costiera Amalfitana. Il sistema è composto da tre unità fondamentali operanti in ambienti differenti: rilevamento (Aereo), recupero (Marino) e coordinamento (Terrestre). La Air Station (Rilevamento Aereo) individua costantemente gli oggetti che galleggiano (rifiuti, natanti, bagnanti) garantendo una copertura spaziale estremamente più ampia di quella a vista degli operatori sui gommoni di pattugliamento o degli addetti al monitoraggio sugli stessi battelli spazzamare; La Ground Station (Coordinamento Operazioni) elabora i dati acquisiti dal pattugliamento per definire la strategia di recupero ottimale e la comunica alla Sea Station (Recupero Intrusioni) che in real time rimane costantemente aggiornata sulla posizione dei rifiuti da intercettare e sulle traiettorie da compiere in conformità al codice della navigazione.”

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