Randagismo, l’Italia esporta le buone pratiche in Macedonia

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Dalle sterilizzazioni alle microchippature, fino alla sensibilizzazione dei cittadini al possesso responsabile, l’obiettivo è di finalizzare un partnership italio-macedone per applicare quegli stessi protocolli già utilizzati con successo nelle realtà italiane che hanno sconfitto il randagismo.

Questa è la strategia portata a casa oggi da una missione dell’Ente Nazionale Protezione Animali in Macedonia, realizzata grazie al supporto dell’associazione macedone Anima Mundi e durata tre giorni, durante i quali ci si è seduti a numerosi tavoli di confronto con i maggiori vertici istituzionali balcanici.

E’ diventata dunque concreta l’ipotesi di avviare in collaborazione con Anima Mundi, un progetto-pilota per il controllo dei cani randagi in Macedonia a cominciare dal municipio del centro di Skopje, che adotterà misure aggiuntive per la risoluzione del problema del randagismo.

«Il passo successivo – spiega la presidente di Enpa Carla Rocchi – è quello di individuare nel dettaglio le diverse fasi del progetto-pilota per poi passare alla fase operativa, tanto più urgente e necessaria in un Paese per il quale, come per altri contesti della regione balcanica, il randagismo rappresenta un serio problema».

Proprio per questo il dialogo aperto nei giorni scorsi rappresenta un segnale importante. «Una chiara dimostrazione – prosegue Rocchi – della volontà, manifestata ad ogni livello, di cambiare l’approccio al problema. Anche grazie all’esperienza maturata in Bosnia-Erzegovina, Enpa continuerà ad essere al fianco dell’associazione Anima Mundi, del governo, dell’Ambasciata e di tutti gli attori che sono disposti a promuovere un circolo virtuoso».

Con queste azioni, la Protezione Animali italiana punta a trasferire buone pratiche e protocolli veterinari avanzati in linea con gli standard dell’Unione Europea in Paesi in cui il benessere animale è spesso sottostimato, a volte, nemmeno previsto nelle legislazioni nazionali. Enpa non dimentica la sua mission e il suo impegno in Italia, ma con le iniziative internazionali lavora per sostenere le Ong locali e renderle sempre più autonome e moderne. Con un obiettivo: migliorare ovunque la tutela degli animali.