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venerdì, Aprile 19, 2024

Un “ grande accordo”: lo spaghetto biologico
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Lo ha presentato a Cibus la Coldiretti: l’intesa ha una durata di tre anni con la possibilità di una proroga per altri due, per un totale di 5 anni

La striscia

Parma – In occasione dell’incontro “Pasta da Agricoltura Biologica Italiana: da prodotto di nicchia a prodotto di massa” Roberto Moncalvo ha annunciato che è stato siglato in Italia il più grande accordo sul grano biologico mai realizzato al mondo per quantitativi e superfici coinvolte.                                                                                                                   L’accordo di filiera tra Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Gruppo Casillo prevede la fornitura 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione. L’intesa ha una durata di tre anni con la possibilità di una proroga per altri due, per un totale di 5 anni. Questo patto rafforza la leadership dell’Italia in Europa nel numero di imprese che coltivano biologico con 72.154 operatori e 1.796.363 ettari, con un aumento del 20% su base annua.

“La crescita della domanda – sottolinea la Coldiretti – ha spinto l’aumento delle produzioni. Tra le colture con maggiore incremento ci sono proprio i cereali (+32,6%) mentre a livello territoriale la maggiore estensione delle superfici bio è registrata in Sicilia con 363.639 ettari, cui seguono la Puglia con 255.831 ettari e la Calabria con 204.428 ettari. Si tratta di una garanzia anche per sei italiani su dieci (60%) che nel 2017 hanno acquistato almeno qualche volta prodotti biologici a conferma di una decisa svolta salutista nei consumi alimentari, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. “Attualmente – riferisce la Coldiretti – l’Italia produce 4,3 milioni di grano duro su una superfice di un milione e 350mila ettari di coltivazioni con 1,74 milioni di tonnellate importate dall’estero delle quali 0,44 dall’Unione Europea e 1,3 milioni da Paesi extracomunitari a partire dal Canada dove il grano viene trattato in preraccolta con il glifosato secondo modalità vietate in Italia.”

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