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“Olio Italico”, tutti contro Coldiretti. Monini: il blend inganna i consumatori

E per il Terminal del Gusto Made Italy Regione Lazio chiede la restituzione di 2mnl

La striscia

Roma – Verrebbe da dire: ma cosa sta succedendo in Coldiretti? E più in generale in tutto il pianeta dell’agricoltura italiana e dei suoi derivati: a partire da latte e carne proseguendo per la pasta, il pane, il riso e l’olio d’oliva?
“Può succedere di tutto – ci confida M. M., biologo ed agronomo – quando nei processi produttivi il Controllore ed il Controllato finiscono per essere la stessa persona”. Non accennano a placarsi le polemiche su quel blend (in italiano miscuglio) da etichettare come “olio Italico”, che le smentite e le prese di posizione contrarie aumentano. E’ di ieri l’altro una dura nota di Zefferino Monini, cultore dell’extravergine marchiato Trevi dell’Umbria e vice presidente di Federolio, contro la Coldiretti perché fra l’altro: “Italico in etichetta inganna i consumatori”. Ma è addirittura di ieri che la Regione Lazio ha richiesto alla Confederazione di Via XXIV Maggio, la restituzione di un contributo di due milioni di euro concessi per un programma ed una mega-struttura mai realizzati a Civitavecchia. Ecco come titola la notizia l’Agenzia Agricolae: “Made in Italy, naufraga progetto Terminal del Gusto by Campagna Amica Coldiretti. Doveva essere rete formata da 61 imprese e Cooperative Ue Coop. E ora la Regione chiede restituzione di 2 mln di euro”.
Tanto per ritornare sull’extravergine, questo il contenuto della nota di Zefferino Monini: “L’extravergine italico, fatto del 50% di olio italiano e di altrettanto extravergine comunitario? Non era all’ordine del giorno dell’accordo di filiera tra Coldiretti e Federolio”. Lasciando di fatto il cerino in mano a Coldiretti – commenta Il Salvagente- che evidentemente aveva forzato la mano annunciando che la conclusione del tavolo di lavoro avrebbe aperto le porte a un blend di olio difficilmente riconoscibile dal consumatore”.
Quanto all’operazione che ha prodotto tante polemiche aggiunge: “Monini S.p.A. prende le distanze dalle dichiarazioni diffuse negli ultimi giorni in merito alla proposta di un blend di olio denominato “italico” e ci tiene a precisare che non esiste nessuna ufficialità al riguardo. Durante il tavolo di lavoro sopra menzionato è stato sottoscritto da Coldiretti e Federolio il solo accordo di filiera che stabilizza il prezzo e prevede un impegno per 10 milioni di kg di olio extravergine d’oliva italiano”.
Dunque fine dell’operazione “Olio Italico” dal momento Coldiretti avrebbe aggiunto, sua sponte, la denominazione del marchio che tante rimostranze ha causato.
Ieri intanto con un comunicato stampa: “Consumi, Coldiretti: surgelati in tavola per il 95% delle famiglie. Nel 2017 i consumi di prodotti surgelati in Italia hanno raggiunto il valore di 13,9 Kg pro-capite annui con una penetrazione di più del 95% delle famiglie. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’istituto italiano degli alimenti surgelati in riferimento all’operazione dei Nas che hanno sequestrato”.
“Ecco a che punto è la nostra Confederazione Nazionale dei Piccoli Coltivatori”, commenta il nostro amico biologo ed agronomo, che conosce ed apprezza la storia della famiglia Monini. Ma spesso frequenta anche le stanze di Via XXIV Maggio in Roma.

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