Sale l’import di riso dal Myanmar e calano gli investimenti per le varietà italiane. Confagricoltura ricorda che le importazioni di riso sono salite progressivamente dal 2009. L’import di riso dal Myanmar ha fatto registrare un aumento di oltre il 60 per cento a luglio di quest’anno rispetto allo stesso mese del 2017. “In queste condizioni – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – è partito inevitabilmente un processo di forte riduzione dei prezzi sul nostro mercato che mette a rischio la continuità produttiva delle imprese. Per alcune varietà stiamo già assistendo ad un preoccupante calo degli investimenti”.
Confagricoltura ha sollecitato, inoltre, la Commissione europea a decidere il più rapidamente possibile sui prossimi passaggi, dopo la conclusione a fine ottobre della missione di monitoraggio in Myanmar, per valutare il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori. “Sono state riscontrate carenze”, ha dichiarato la Commissaria per il commercio, Cecilia Malmstrom. Del resto, rileva la Confagricoltura, una situazione preoccupante era già stata evidenziata nei mesi scorsi in varie relazioni delle Nazioni Unite. Per beneficiare dell’accesso preferenziale al mercato europeo, i Paesi terzi sono obbligati al rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti umani e dei lavoratori.
“A nostro avviso – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – non ci dovrebbero essere dubbi sul ritiro delle preferenze commerciali a favore di Myanmar. E’ evidente che, in particolare i nostri produttori di riso sono esposti a una concorrenza sleale. Siamo favorevoli alla libera competizione sui mercati aperti – ha aggiunto Giansanti – ma alcune regole fondamentali devono valere per tutti, a partire dal rispetto dei diritti umani e dalla tutela del lavoro”.