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La pandemia non ha cancellato le altre malattie, i veterinari: “Non dimenticate le profilassi”
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La striscia

Mentre proteggiamo noi stessi da Covid-19 non dimentichiamo di proteggere i nostri animali da altri rischi che la pandemia non ha fatto sparire: la “fase due” coincide con il periodo a maggior rischio di zoonosi e di parassitosi

I Medici Veterinari aprono la Fase 2 della pandemia ricordando l’importanza della prevenzione, della continuità delle cure e dei controlli.  I prossimi saranno infatti mesi cruciali per la salute animale e la salute pubblica, alla luce di rischi, anche zoonosici, che l’emergenza da Covid-19 non deve farci dimenticare. Ecco perchè le profilassi vaccinali e antiparassitarie devono essere garantite, sia per prevenire le zoonosi, sia per assicurare ai cani e ai gatti le protezioni necessarie da parassiti interni ed esterni.  La “fase due” è anche la fase più appropriata per verificare lo stato di salute degli animali da compagnia dopo 65 giorni di compressione forzata anche delle loro esistenze.

Alto livello di biosicurezza dal Veterinario – La “fase due” rimetterà in moto un altro pezzo della società, fatto anche di proprietari di animali. E lo farà nella stagione più delicata, quella della prevenzione veterinaria. Una coincidenza che richiederà un maggior grado di relazioni con i clienti, unito al più alto livello di biosicurezza realizzato nelle strutture veterinarie, ambienti classificati “a rischio basso” sia perché non sono luoghi a libero ingresso (quindi aperti al pubblico su appuntamento o con programmazione contingentata) sia perché il paziente animale non rappresenta di per sé un elemento di rischio, non essend veicolo di trasmissione del virus SARS CoV-2.

Proteggiamo noi e proteggiamo loro – I  mesi primaverili ed estivi sono da sempre cruciali per la prevenzione veterinaria. Cadono in una Fase pandemica, durante la quale si dovrà coniugare la prevenzione straordinaria dal contagio interumano da Covid-19 alla prevenzione ordinaria degli animali da compagnia.

Salute animale: una filiera essenziale – La professione veterinaria è una professione sanitaria dichiarata “essenziale”, per questo non è mai stata sottoposta a lockdown. Tutta la filiera della salute animale è rimasta operativa. Per le terapie animali, i medici veterinari sono in grado di prescrivere a distanza tramite la ricetta veterinaria elettronica per contenere gli spostamenti, fermo restando che all’interno delle strutture veterinarie si applicano misure ad alto livello di biosicurezza vs SARSCov-2.

Spostamento giustificato – Portare il proprio pet dal Veterinario è sempre giustificato per motivi di salute dell’animale, come ha ricordato la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute.  Gli spostamenti sono quindi consentiti non solo per i casi di emergenza/urgenza  dell’animale, ma anche per la continuità degli interventi, per profilassi vaccinali, protezioni antiparassitarie, visite e controlli, esami diagnostici, terapie di inizio e di continuità, prevenzione della riproduzione incontrollata e delle patologie alimentari e visite comportamentali.

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