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Nel 1909 il primo in Svezia: la Giornata Europea dei Parchi e il rilancio delle aree protette
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La striscia

La Settimana della Natura 2020 si chiude con la Giornata Europea dei Parchi, un ritorno alla natura con il portale Le Meraviglie nei Parchi e l’iniziativa ‘Sentiero dei Parchi’ (realizzata in collaborazione con il CAI) e ‘Passaporto dei Parchi’.

Il 24 maggio, Giornata Europea dei Parchi, si celebra il primo Parco europeo, istituito nel 1909 in Svezia. L’appuntamento ha elevato valore simbolico e pratico, attuale nel titolo dato per il 2020: “la Natura, un bene prezioso per la nostra salute”, tema che la pandemia ha sollevato prepotente. Siamo sempre più consapevoli che la qualità dell’ambiente è determinate per vivere esperienze all’aria aperta, salutari e rigeneranti.
Temi nobili e concreti che hanno portato il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Club alpino italiano a sottoscrivere sabato 23 maggio il Protocollo d’intesa che prevede una più intensa collaborazione per promuovere l’educazione e le tematiche ambientali. In particolare, l’accordo intende diffondere la cultura dell’ambiente, della biodiversità e della ecosostenibilità, e valorizzare i sentieri nelle aree protette, favorendo la frequentazione consapevole delle Terre alte e la realizzazione di quel percorso ecosostenibile che prenderà il nome di “Sentiero dei Parchi”, che sarà lanciato domani in occasione della Giornata europea dei Parchi.
“Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI – spiega il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa -. I parchi nazionali – continua il ministro – sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la fruibilità. L’attenzione riservata con la legge di bilancio – ben 35 milioni di euro nel periodo 2020-2033 – per la manutenzione e il potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette insieme a questo accordo con il Cai sono segnali importanti di quanto ci stia a cuore il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e la sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile, soprattutto in questo periodo di ripresa post-Covid nel quale tutti sentiamo il bisogno di stare più all’aria aperta. E per tutti i viaggiatori lungo il Sentiero dei Parchi creeremo anche un ‘passaporto’, un riconoscimento simbolico per gli escursionisti che attraverseranno il territorio di ciascun parco e per premiare quelli che saranno riusciti a completarlo facendo tappa in tutti e 25 i parchi nazionali “.
L’attuale Sentiero Italia CAI, lungo oltre 7000 km, collega tutte le regioni italiane lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino, da Santa Teresa Gallura, nel nord della Sardegna, a Muggia, in provincia di Trieste. Un itinerario, che abbraccia tutto il Paese attraverso le montagne, e che attualmente attraversa già 16 dei 25 parchi nazionali e conta 85 tappe, su un totale di circa 400, comprese interamente o parzialmente all’interno dei loro confini.
Grazie all’accordo con il ministero è prevista la realizzazione di specifiche varianti, così da comprendere tutte le aree protette, in un percorso di visita eco-sostenibile che unisca parchi, riserve della biosfera, siti naturalistici Unesco e patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Obiettivo del progetto è rilanciare le aree protette come luoghi di conservazione e di gestione della natura, che consentono ai residenti la possibilità di realizzare filiere economiche sostenibili.
“Credo che non ci fosse occasione migliore per festeggiare la Giornata europea dei Parchi – dichiara il presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti – , che non sottoscrivere un protocollo tra Club alpino italiano e ministero dell’Ambiente, frutto di un incontro con il ministro Sergio Costa, che ci ha segnalato e dimostrato la sua sensibilità e attenzione per unire tutti i parchi italiani in un unico sentiero. Muovendo dal Sentiero Italia CAI, che già abbraccia tutte le nostre regioni, raccorderemo, questa volta in un progetto che diverrà sicuramente realtà nel più breve tempo possibile, anche tutti i 26 parchi nazionali. Un’occasione in più da offrire a chi vuole vivere l’esperienza della natura in un modo guidato attraverso i sentieri che il Cai descrive e mantiene, e conseguentemente per promuovere ancora di più il nostro Paese. Grazie all’attenzione del ministero dell’Ambiente e a tutti coloro, in primis ai nostri volontari, che renderanno possibile l’attuazione di questo grande progetto”.
La rete sentieristica dei parchi nazionali valorizza il patrimonio naturalistico e culturale delle aree protette e promuove la tutela e il presidio dei territori. Il ministero dell’Ambiente è intervenuto negli ultimi anni in casi di particolare urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino di reti sentieristiche dissestate a seguito di eventi estremi che hanno causato gravi danni ai territori dei parchi. Da quest’anno, grazie allo stanziamento destinato al potenziamento delle infrastrutture verdi nelle aree naturali protette, assegnato dalla legge di bilancio al ministero per una somma complessiva di 35 milioni di euro da utilizzare tra il 2020 e il 2033, sarà possibile finanziare interventi di manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette nazionali, così da rafforzare, attraverso la loro valorizzazione, l’identità e la cultura dei luoghi e sostenere l’economia locale e il turismo sostenibile.
Di riferimento saranno le iniziative proposte con la Giornata nazionale Cai Federparchi “in cammino nei Parchi, giunta alla 8^ edizione, avviata nel 2013 per festeggiare il 150° di fondazione del Cai.
La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, organo tecnico del CAI ci ricorda che il Parco rappresenta l’elemento di sintesi di tutti quei concetti e principi che abbiamo sin qui espresso. Il Parco è luogo di conservazione e gestione della Natura, è luogo da cui trarre benessere psico-fisico e genera, se oculatamente gestito, economie di aggregazione a favore delle popolazioni residenti. Il Parco non vincola, conserva. Il Parco non vieta, invita a modificare i propri comportamenti. Il Parco porta a riflettere su se stessi e sul futuro. Il Parco parla nel silenzio della Natura; se lo si ascolta aiuta a vivere meglio e a pensare che ognuno è responsabile del futuro dei propri figli.

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