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Nuovo radiofaro di Orio al Serio, l’aeroporto risponde a Legambiente: “Verrà ripristinato il patrimonio arboreo”
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La striscia

E’ di ieri la notizia diramata da Legambiente Bergamo che si oppone all’installazione di un nuovo radiofaro presso l’Aeroporto bergamasco di Orio al Serio, il quale avrebbe determinato l’abbattimento di circa 600 alberi nella cinta verde urbana. “Al fine di garantire il corretto funzionamento del radiofaro – si legge nell’articolo con il quale Italiaambiente dà conto della questione – pare sia indispensabile eliminare ostacoli al di sopra dei 7 metri di altezza ovvero tagliare la vegetazione arborea all’interno dell’area di raggio 100 m dall’antenna e al di sopra dei 10 m nell’area di raggio tra i 100 e 200 m. A rischio sono 602 piante (354 platani, 28 olmi, 13 pioppi neri, 5 aceri campestri, 2 carpini bianchi e 200 robinie)”. Tuttavia, non tarda ad arrivare la precisazione di Sacbo, la Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio, che risponde all’associazione ambientalista e specifica in una nota: “Il progetto di ricollocamento del radiofaro, al servizio dell’aeroporto di Bergamo, è previsto sin dai primi anni 2000; è infatti ricompreso nell’autorizzato MasterPlan vigente di SACBO, che il PGT di Bergamo avrebbe già dovuto recepire, e riconfermato nel nuovo Masterplan”. Ma c’è di più: lo sviluppo è già all’esame del neo-Ministero della Transizione Ecologica

“Il Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030, attualmente all’esame del Ministero dell’Ambiente – continua Sacbo – prevede interventi di mitigazione a completa compensazione delle infrastrutture previste, sia intra che extra sedime nelle immediate vicinanze del citato radiofaro e nelle restanti aree a ridosso dell’aeroporto. Nei pressi del nuovo VOR, ad esempio, si prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili, di ulteriori filari e aree alberate e la destinazione di aree ad uso sociale e fruitivo. Ciò rimarcato, nell’ottica di garantire una sostenibilità ambientale, comunque contestuale alla realizzazione delle previste infrastrutture, il progetto è stato già oggetto di approfondimento con l’Amministrazione Comunale di Bergamo e della sua Commissione Paesaggistica, che ha portato ad una significativa integrazione dello stesso legata proprio al punto di vista dell’inserimento naturalistico paesistico.

Grazie al coordinamento tra ENAV e il Gestore aeroportuale, e all’adozione delle ultime tecnologie esistenti in termini di radioassistenze, si è innanzitutto riusciti a mantenere intoccati tutte le fasce arboree/boschive esistenti lungo il torrente Morla, di particolare pregio. Inoltre il progetto è stato integrato con la previsione di 200.000 € di lavori aggiuntivi, esclusivamente mirati al rifacimento dei filari incompatibili con la sicurezza aeronautica; si realizzerà un ulteriore filare circolare che assumerà la geometria dell’infrastruttura e verrà creato un ulteriore nuovo filare alberato lungo la via dei Prati, in un tratto attualmente privo di vegetazione, premettendo di mantenere la valenza naturalistica esistente ed anzi valorizzandola maggiormente e in compatibilità con l’infrastruttura di assistenza al volo. Si farà, infatti, ricorso ad essenze autoctone quali carpini, aceri e ornielli, privilegiando esemplari “pronto effetto” già sviluppati. Il progetto come integrato ha già riscontrato il parere positivo della Commissione Paesistica dell’Amministrazione Comunale di Bergamo”.

“Oltre a quanto già sopradescritto – conclude la nota – il bilancio complessivo delle piante sarà garantito attraverso ulteriori compensazioni limitrofe in aree compatibili che verranno indicate dall’Amministrazione in armonia con il piano del verde comunale. A queste si aggiungeranno le restanti opere di naturalizzazione previste nel nuovo Masterplan Aeroportuale. Il risultato così raggiunto sarà quello di compensare contestualmente alla realizzazione del radiofaro quanto incompatibile con la presenza dello stesso e nel medio periodo di iper-compensare l’aspetto naturalistico/paesistico delle opere previste nell’area”.

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