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giovedì, Aprile 18, 2024

A Grandi Langhe 2023 focus sulle condizioni di lavoro in vigna
A

La striscia

(Adnkronos) – Durante l’evento Grandi Langhe, svoltosi il 30 e 31 gennaio scorsi, si è tenuto Changes , un tavolo di confronto e dibattito sui temi legati al lavoro in campo enologico. Attorno al tema della: “Gestione della manodopera in vigna: fenomeno, problematiche e possibili soluzioni” si sono sviluppati gli interventi, coordinati dalla giornalista Valentina Furlanetto di Radio24. I lavori sono stati aperti da un video messaggio del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, confermando l’impegno istituzionale del Governo sul tema della tutela dei lavoratori in agricoltura e sulla salvaguardia dei prodotti Made in Italy, troppo spesso posti sotto attacco, come nel recente provvedimento, proposto a livello europeo dall’Irlanda, sull’introduzione di messaggi di alert per la salute sulle etichette del vino.  La prima parte si è concentrata sulla presentazione dei risultati della ricerca realizzata dall’Osservatorio Placido Rizzotto di FLAI CGIL che ha fotografato il fenomeno in ambito nazionale illustrando i risultati emersi dal VI rapporto agromafie e caporalato. Jean-Renè Bilongo, Presidente dell’Osservatorio, ha ricordato come in diverse regioni del sud Italia il lavoro agricolo subordinato non regolare arrivi a superare il 40% della manodopera impiegata, con una diffusa presenza diffusa di lavoratori immigrati. A seguire Davide Donatiello, docente di Sociologia dell’Università di Torino ha evidenziato come anche in Piemonte il fenomeno sia presente e di come sia necessario un lavoro di rete fra i territori, per concordare politiche e interventi che possano dare risposte efficaci. 
“Da anni ci impegniamo per l’emersione ma soprattutto per proporre soluzioni al fenomeno – ha dichiarato Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – che sappiamo essere una criticità da sanare. Insieme al mondo delle cooperative agricole abbiamo avviato progetti e interlocuzioni continue che hanno portato alla definizione di protocolli che disciplinano il reclutamento, le retribuzioni e le condizioni dei lavoratori. Inoltre, con l’Accademia della Vigna, progetto ideato e coordinato da Weco, abbiamo avviato un percorso formativo per dare modo ai lavoratori di apprendere quelle competenze che possano valorizzarne le professionalità e migliorarne le condizioni. Infine stiamo valutando di dare vita a un soggetto terzo, con la collaborazione di diversi attori, per poter disintermediare la selezione e proporre alle cantine consorziate un interlocutore affidabile e che agisce nel pieno rispetto delle norme”.
 Adnkronos – Vendemmie
 —winewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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