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La forza del Lambrusco è la sua contemporaneità
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La striscia

(Adnkronos) – Un affascinante palette di colori che nel calice spazia dal rosa tenue al viola intenso, rapisce lo sguardo di chi ancora si sofferma “a ragionare” di Lambrusco. È l’assaggio di questa ricca produzione di vini dalle caratteristiche organolettiche complementari – otto differenti denominazioni di origine controllata che compongono l’ampio universo del Lambrusco, muovendosi da sorsi più freschi a più strutturati -, a incuriosire, prima di tutto, e poi ad essere immediatamente amata. Il Lambrusco, che in verità è una famiglia di dodici vitigni a bacca nera – Sorbara, Grasparossa, Salamino, Foglia frastagliata, Borghi, Maestri, Marani, Montericco, Oliva, Viadanese, Benetti, Pellegrino – autoctoni sviluppati e diffusi da tempo immemore nella Regione Emilia-Romagna che come anime contadine hanno attraversato il tempo, diventando nel mondo storie autentiche simbolo di un territorio dall’identità profonda, è un vino moderno, intimo, accogliente. Il Consorzio Tutela Lambrusco, nato nel gennaio 2021 dalla fusione di tre realtà – Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Consorzio Tutela e Promozione dei Vini Reggiani DOP e Consorzio Tutela Vini Reno – comprende circa 70 soci che, tra Modena e Reggio Emilia, coltivano uve Lambrusco su oltre 10.000 ettari. Tra gli obiettivi la tutela e della promozione di ben sei denominazioni, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC, Modena DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, e numeri significativi che vedono una produzione di oltre 46 milioni le bottiglie (riferita al 2021) e che per il 60% prende la strada dell’export, a cui si aggiungono oltre 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia IGT. all’estero. Il Lambrusco è uno dei vini più diffusi a livello mondiale con Germania e Stati Uniti che rappresentano i mercati dai volumi più importanti. Tra quelli emergenti abbiamo Asia, con Cina e Giappone, e Sud America, con il Messico e il Brasile, oltre al Regno Unito. Al tavolo del ristorante Cittamani, il primo ristorante indiano di chef Ritu Dalmia a Milano, si intrecciano nuove prospettive di gusto, con un cuore indiano e un piacere enologico tutto emiliano. La sfida per il Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo Cavicchioli, del Lambrusco di Sorbara del Fondatore Cleto Chiarli Tenute Agricole, del Lambrusco Reggiano Brut Rubino del Cerro Venturini Baldini, del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Sudigiri Pezzuoli, del Reggiano Lambrusco Nero di Corte Cantina San Martino in Rio, si chiama internazionalità degli abbinamenti, stimolata da una nuova giovane generazione di produttori, spesso la seconda di aziende storiche, che guarda lontano per questo vino che è un universo di vitigni, territori e colori, una moltitudine di sapori e fragranze, abbinamenti ed emozioni. I “Giovani del Lambrusco”, sono i nuovi ambasciatori del Lambrusco nel mondo. Una nuova generazione che ha energia, ha viaggiato, ha visitato e assaggiato vini prodotti nelle migliori zone vitivinicole del mondo, pronti per portare idee e iniziative e per raccontare a tutti il vero Lambrusco.  Come narrava Mario Soldati “Non esistono leggi assolute per i vini leggeri. Sono esseri viventi, imprevedibili, vari, capricciosi”. Duecento secoli di storia, sedicimila seicento ettari vitati, cinquantasette milioni di bottiglie DOC (2020), un milione e trecentomila quintali di uve in un anno, si misurano oggi con il “giro del mondo” del Gambero Rosso che con il Consorzio Tutela Lambrusco, dopo il successo della prima edizione, torna a raccontare il vino simbolo dell'Emilia, nelle sue diverse espressioni, dialogando con importanti cucine internazionali.  Gli abbinamenti, Paniyaram dumpling di riso e lenticchie, servito con chutney e Lambrusco di Sorbara DOC “Vigna del Cristo” – Cavicchioli; Aloo Katlangi cilindri di patate tandoori marinati con yogurt, con ripieno di menta e melograno, Pakora con cavolo nero, spinaci e rucola, ravanello candito e chutney di prezzemolo, Sambharo e Fafda insalata di papaya e carote con foglie di curry e semi di senape, serviti con chips croccanti di farina di ceci e Lambrusco di Sorbara del Fondatore – Cleto Chiarli Tenute Agricole. Idiyappams and Vegetable Stew, primo piatto a base di Noodles di riso del Kerala con curry molee al latte di cocco e verdure miste con Lambrusco Reggiano Brut Rubino del Cerro – Venturini Baldini-. Lamb Chop Costoletta di agnello tandoori marinata con olio alle spezie, curry rogan josh, asparagi grigliati e pakchoi saltati in padella con Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Sudigiri – Pezzuoli e infine Khichdi Bowl Cereali e legumi misti, con pomodoro e cipolla, arachidi tostate, patate croccanti e chutney di tamarindo con Reggiano Lambrusco Nero di Corte – Cantina San Martino in Rio, talvolta piuttosto audaci, confermano il carattere ecclettico di un vino che da tempo ha superato i confini regionali e nazionali del gusto.Adnkronos – Vendemmie —winewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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