Bovini da latte e da carne fuori dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali, dopo il compromesso raggiunto tra l’Europarlamento e il Consiglio Europeo sulla proposta di modifica della direttiva emissioni. Un accordo che corregge – sostengono Coldiretti e Filiera Italia – molti degli eccessi contenuti nella posizione iniziale della Commissione, che prevedeva una piena inclusione di tutto il settore bovino e rigidissimi limiti per il settore suino ed avicolo. Si è finiti invece per penalizzare ma non troppo il comparto dei suini da ingrasso mentre poco significative sono le modifiche introdotte al settore avicolo (con qualche eccezione per le ovaiole).
“Un risultato che blocca la proposta di chi avrebbe voluto assimilare gli allevamenti alle fabbriche inquinanti e ottenuto con il contributo determinante – precisano Coldiretti e Filiera Italia – dell’Esecutivo nazionale e di molti europarlamentari italiani che hanno fatto prevalere il principio di una sostenibilità concreta a quella ideologica. Una vittoria del buon senso, che dà ragione a chi come la zootecnia italiana sta facendo tantissimo per la riduzione delle emissioni come dimostrano gli straordinari risultati degli ultimi anni in cui, secondo l’Ispra, le emissioni prodotte dagli allevamenti rappresentano circa il 5% delle emissioni di gas serra, con -24% delle emissioni degli allevamenti italiani negli ultimi 30 anni in controtendenza con l’aumento del 16% rilevato a livello mondiale”.