17.5 C
Los Angeles
martedì, Luglio 15, 2025

Futuro ospedale S.Andrea Roma, Dg: “Al fianco dei cittadini e valorizziamo operatori”
F

La striscia

(Adnkronos) – E' il punto di riferimento sanitario per le periferie Nord e Nord-Est di Roma e per il territorio settentrionale della provincia. L'Aou Sant'Andrea sta cambiando pelle sia dal punto di vista 'fisico' con il suo ampliamento, con i lavori che procedono, che per la mission "sempre di più al fianco dei cittadini – con presa in carico della persona e la personalizzazione delle cure – e nel valorizzare i nostri operatori, medici e infermieri. Siamo un ospedale in crescita, con l'ampliamento della rete regionale siamo passati da 460 a 548 posti letto, la nostra qualità è la forte collaborazione tra professionisti. I lavori per la palazzina oncologica procedono e siamo anche nei tempi per quelli del Giubileo". A fare il punto con l'Adnkronso Salute è Daniela Donetti, direttore generale dell'Aou Sant’Andrea di Roma.  
L'ospedale universitario è da tempo molto attento alla comunità che lo circonda, "collaboriamo con le Asl 1, 4 e 5 per il Dm 70, stiamo investendo sull'alta complessità con il Centro cuore, potenzieremo la chirurgia toracica, stiamo investendo anche sui percorsi oncologici. Inoltre – ricorda la Dg da due anni alla guida del Sant'Andrea – c'è un impegno sul fronte del rinnovamento tecnologico e le terapie innovative. Il 28 ottobre faremo un evento sulla Medicina di precisione, su cui puntiamo molto e c'è in sviluppo il 'Tumor board'". A marzo scorso è stato presentato il nuovo percorso 'Tobia', che offre ai pazienti con gravi difficoltà cognitive o relazionali percorsi facilitati per effettuare prestazioni diagnostiche e terapeutiche utili a prevenire e curare patologie non direttamente legate al disturbo principale da cui sono affetti. Sempre quest'anno è stata inaugurata la nuova Centrale operativa ospedaliera del Sant'Andrea: la struttura multiprofessionale, inserita nel piano di edilizia sanitaria della Regione Lazio finanziato con fondi Pnrr, andrà a rafforzare la rete ospedale-territorio per la continuità delle cure. Medici di direzione sanitaria, 'bed manager', assistenti sociali, psicologi, care manager, amministrativi metteranno insieme le diverse competenze necessarie per valutare i bisogni clinici e socio-assistenziali delle persone e garantire continuità e coerenza nella transizione delle cure, in sinergia con i colleghi del territorio. 
Sul fronte personale, questione molto 'calda' per le aziende ospedaliere, "abbiamo un piano del fabbisogno autorizzato dalla Regione Lazio con le assunzioni autorizzate, ma – precisa Donetti – c'è comunque lo scoglio delle figure professionali mancanti a livello nazionale dove ci sono criticità nell'emergenza-urgenza e per gli infermieri. Stiamo lavorando con le altre aziende per i concorsi". L'Aou Sant'Andrea collabora anche con la parte universitaria in capo all'Università Sapienza, "abbiamo un progetto sull'intelligenza artificiale e la conoscenza del suo impatto", e sta lavorando anche sui modelli organizzativi e i percorsi di assistenza. Il Pnrr infine ha portato nuovi macchinari in grado di arricchire un parco tecnologico già avanzato.  
Le aggressioni al personale sanitario. "Sono inammissibili", i pronto soccorso "non sono un punto di decompressione delle proprie frustrazioni e con questo clima di terrore gli operatori sanitari hanno paura nel fare il loro lavoro". Così il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di Roma. L'ospedale negli ultimi 2 anni è andato in controtendenza rispetto all'escalation a livello nazionale di violenze fisiche e verbali ai danni di medici e infermieri. "Abbiamo cercato di fare prevenzione su diversi fronti – spiega Donetti – lavorando sull'informazione e la comunicazione mirate, e poi con la formazione del personale insegnando le tecniche di de-escalation che permettono di valutare gli elementi di maggior rischio. Abbiamo anche inserito due punti di accoglienza in Pronto soccorso per i parenti dei familiari, che operano nel dare le informazioni e mediano tra l'attività degli operatori e le richieste dei parenti, intervenendo quando c'è la preoccupazione per un caro".  "Quindi, rispetto agli anni precedenti – sottolinea la Dg – abbiamo visto una riduzione dei casi di violenza verbale e fisica in Pronto soccorso e nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Il 2021 è stato l'anno più brutto su questo fronte e da allora stiamo registrando una flessione che però va presa sempre con molta cautela visto che il dato non è registrabile. Altro elemento che dobbiamo sottolineare – conclude Donetti – è l'inserimento del posto di polizia in aggiunta alla nostra vigilanza privata. Probabilmente, però, l'aver aperto i due punti di mediazione tra parenti e operatori ha migliorato sia la qualità del lavoro degli operatori che l'aspetto della riservatezza per i pazienti e i loro familiari. L'ambiente del Pronto soccorso ne ha sicuramente giovato".   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

FLASH

Le ultime

Reati contro gli animali, ora è in vigore la Legge Brambilla

Entra in vigore oggi la "Legge Brambilla" sui reati contro gli animali, la prima riforma organica del titolo IX...

Forse ti può interessare anche

Ricevi il notiziario ogni mattina nella tua casella di posta. La tua biodiversità quotidiana!

Italiaambiente24: un luogo, la sintesi. Dal lunedì al venerdì.

Grazie per esserti iscritto a Italiaambiente24!

A partire dalla prima edizione utile, riceverai il notiziario nella tua casella di posta.