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Frattura alla zampa per Amara, prima operazione al mondo su una piccola rinoceronte
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La striscia

Aveva appena un anno quando i keeper del Knowsley Safari, appena fuori Liverpool, hanno notato una zoppia alla zampa di Amara. Radiografia ed esami clinici non hanno lasciato spazio a dubbi: la piccola di rinoceronte bianco meridionale, appartenente una specie classificata come “prossima alla minaccia” da parte dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, aveva riportato una rara frattura all’ulna, in prossimità dell’articolazione. Nessuna documentazione o caso di studio per questo tipo di lesione, soprattutto in un esemplare in crescita. Ma lo staff medico, composto in prevalenza da chirurghi per gli equini, non si è scoraggiato: Amara è stata operata con successo e dopo 27 settimane di gesso, è potuta tornare a correre insieme al resto del gruppo di rinoceronti.

UN’OPERAZIONE SENZA PRECEDENTI

“È stata un’operazione senza precedenti”, fa sapere in una nota lo staff del Knowsley Safari. “Dopo aver provveduto all’anestesia, il team composto da dieci persone ha eseguito cinque ore di complessa chirurgia laparoscopica alla zampa di Amara”. Il dott. David Stack, professore di chirurgia equina presso l’Università di Liverpool, spiega: “L’operazione di Amara è diversa da qualsiasi altra che abbiamo sperimentato in precedenza. Sapevamo che avremmo potuto posizionare la telecamera all’interno della sua articolazione ma non sapevamo quanto spazio avremmo avuto per operare o quanta parte dell’area interessata avremmo potuto osservare”.

27 SETTIMANE IN CONVALESCENZA

Dopo l’operazione, che si è conclusa senza complicazioni, Amara ha indossato un gesso completo per affrontare il lungo periodo di convalescenza, durato 27 settimane. È rimasta nella sua stalla accanto alla mamma Meru, per ridurre al minimo i movimenti e godere di un ambiente il più possibile confortevole. “Non eravamo sicuri che il gesso avrebbe retto e non avevamo idea di come Amara avrebbe affrontato una tale limitazione nei movimenti. Speravamo solo che l’avrebbe accettato”. In realtà “la nostra giovane rinoceronte – spiega la sua keeper Lindsay Banks – ha affrontato molto bene i trattamenti medici e l’uso del gesso, con il quale alla fine riusciva anche a compiere dei discreti movimenti autonomi. Poi, a maggio di quest’anno, il gesso è stato finalmente rimosso e lei è tornata al reparto esterno con il resto dei rinoceronti, per continuare la sua convalescenza sotto gli occhi di tutto lo staff. Per agevolare la sua guarigione, l’articolazione di Amara è stata infiltrata con plasma ricco di piastrine (PRP) ricavato dal suo stesso sangue, supportando non poco il suo processo di recupero”.

Amara è stata protagonista di un avvenimento che ha creato un precedente importante nella storia della medicina veterinaria, in grado di offrire una possibilità in più a molti altri esemplari.

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