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sabato, Luglio 27, 2024

Treno Verde 2030 di Legambiente, ecco le tappe per un futuro rinnovabile
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Un viaggio sui binari d’Italia, 12 tappe, da Siracusa a Trento, per raccontare attraverso la voce dei protagonisti la transizione energetica già in atto verso un modello più giusto e sostenibile per combattere i cambiamenti climatici.

La striscia

Energia pulita, reti elettriche “intelligenti”, efficienza e mobilità sostenibile per un Paese proiettato verso un futuro 100% rinnovabile che si prepara alla fine dell’era fossile. È quello che disegnerà da sud a nord della Penisola il viaggio del Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che da oggi torna sui binari per raccontare le esperienze di enti locali, aziende, famiglie che già hanno attuato la rivoluzione energetica rinnovabile. Un percorso in 12 città italiane per chiedere all’Europa obiettivi più stringenti e sfidanti nel Pacchetto Energia e Clima 2030, ancora in fase di discussione, e all’Italia di svolgere un ruolo da leader sul clima, con politiche più ambiziose, per dare maggiore concretezza e solidità al cambiamento già in atto per traghettare il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico.

La Campagna Treno Verde 2030 è stata presentata questa mattina a Roma nella sala conferenza della stazione Roma Termini da Stefano Ciafani, Direttore generale di Legambiente, Gioia Ghezzi, Presidente di Ferrovie dello Stato Italiane, e Barbara Degani, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Giunto alla 30esima edizione, quest’anno il Treno Verde farà tappa nelle stazioni di Siracusa (23, 24, 25 febbraio); Foggia (27, 28 febbraio); Potenza C.le  (2, 3 marzo); Napoli – Campi Flegrei (6, 7, 8 marzo); Grosseto (9, 10 marzo); Ancona (12, 13 marzo); Ravenna (15, 16, 17 marzo); Vercelli (19, 20 marzo); Savona (22, 23, 24 marzo); Rovigo (26, 27 marzo); Trieste (29, 30 marzo); Trento (4, 5, 6 aprile).

Da oggi al 2030 il passo è breve e l’Italia e l’Europa hanno, infatti, ancora molta strada da fare senza perdere altro tempo. Anche perché i cambiamenti climatici sono una grande emergenza e producono conseguenze sempre più devastanti in tutto il mondo. Gli attuali impegni di riduzione delle emissioni non bastano mentre il surriscaldamento climatico è destinato a salire pericolosamente. Per invertire questa tendenza l’Europa deve portare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 1990 ad almeno il 55% al 2030, azzerandole di fatto entro il 2050.  «Vogliamo che l’Italia diventi leader in Europa nel mettere in pratica quanto previsto dall’Accordo di Parigi per la lotta ai cambiamenti climatici – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente -. Abbiamo di fronte una grande opportunità per raggiungere i nuovi obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni climalteranti, di sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, ancora in discussione in Europa. L’Italia quest’anno dovrà presentare il proprio Piano energia e clima e il nostro Paese, come dimostrano le tante esperienze che racconteremo nel viaggio del Treno Verde, ha tutte le carte in regola per svolgere un ruolo da protagonista in questa rivoluzione. Ma servono regole che consentano di realizzare impianti nei territori, semplificando le procedure, favorendo lo scambio tra utenze vicine e togliendo il divieto all’autoproduzione. Occorre trasformare le città italiane in un grande cantiere, dove gli edifici diventano più sicuri ed efficienti, anche con sistemi innovativi di riscaldamento e raffrescamento, in cui la mobilità diventa sempre più elettrica e ciclabile, con un efficiente servizio pubblico e moderni sistemi di car sharing. Si devono anche eliminare tutti i sussidi alle fonti fossili, che oggi direttamente e indirettamente premiano chi estrae petrolio e gas, e che penalizzano in bolletta le fonti pulite e l’efficienza».

«Lo sviluppo della sostenibilità ambientale e l’avvio di azioni per arrivare ad azzerare le emissioni in atmosfera di CO2 sono per il Gruppo FS Italiane, oltre che un dovere etico, priorità da affrontare per la competitività e la crescita economica del sistema Paese», ha sottolineato Gioia Ghezzi, Presidente del Gruppo FS Italiane. «Realizzare modelli operativi pienamente sostenibili è per noi una priorità, che ci impegniamo a declinare in tutti i settori produttivi in cui operiamo. Nel trasporto regionale, ad esempio, abbiamo previsto investimenti per oltre 4 miliardi di euro per i nuovi treni Pop e Rock di Trenitalia che saranno operativi a partire dalla primavera del 2019. I nuovi convogli, riciclabili al 95%, saranno i treni più green d’Europa perché consentiranno una diminuzione del 30% del consumo di energia. L’integrazione strade/ferrovie trasformerà il modo di concepire lo sviluppo delle infrastrutture nel nostro Paese, con benefici concreti su più fronti, in primis quello ambientale. Grazie alla condivisione di know-how e tecnologie, svilupperemo importanti progetti come le smart road, strade intelligenti che potranno essere percorse da tir elettrici e auto driverless, a beneficio della sicurezza e dell’ambiente», ha concluso Gioia Ghezzi.

Anche il monitoraggio scientifico – che come sempre accompagnerà il viaggio del convoglio ambientalista – presenta quest’anno diverse novità. Saranno portati infatti a bordo i risultati delle attività di monitoraggio della nuova campagna di Legambiente Civico 5.0 dedicata ai temi dell’efficientamento energetico in edilizia e della sharing economy condominiale. In Italia, ricorda Legambiente, ci sono oltre due milioni di edifici residenziali in mediocre e pessimo stato di conservazione e rappresentano il 17% del totale e secondo un’analisi del CRESME la grande maggioranza è stata realizzata fino ai primi anni ‘90, quando l’attenzione a tematiche come il risparmio energetico e l’antisismica era pressoché nulla. Grazie ad AzzeroCO2 poi, Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane quest’anno compenseranno le emissioni di CO2 del tragitto del Treno Verde piantumando alberi in aree e parchi italiani.

LA MOSTRA A BORDO – Cittadini e studenti come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva, allestita all’interno delle quattro carrozze, che permetterà di toccare con mano le sfide che abbiamo di fronte da qui al 2030, per segnare la fine dell’era delle fonti fossili e per dare una risposta efficace alla drammaticità dei mutamenti climatici. Nella prima carrozza, si parlerà dei cambiamenti climatici e degli effetti dell’utilizzo delle fonti fossili e di come al contrario sia possibile la produzione integrata e distribuita da fonti pulite, dal sole al mare, dal vento all’energia del sottosuolo. Nella seconda carrozza sarà invece possibile toccare con mano l’importanza dell’efficienza energetica e il mondo della mobilità sostenibile ed elettrica. La terza carrozzaEcopneus per il clima” sarà dedicata interamente al consorzio in prima linea nel recupero e riciclo dei pneumatici fuori uso: sarà approfondito il rapporto tra l’energia e il riciclo, mettendo così in luce lo strettissimo legame che esiste tra energia, materiali e nuove tecnologie. Infine, nella quarta carrozza – dove come ogni anno saranno ospitate conferenze, dibattiti e laboratori – sarà possibile anche degustare squisiti prodotti e cibi realizzati a emissioni zero: qui, infatti, saranno accolte le aziende del “Cibo rinnovabile”, aziende che producono e trasformano prodotti alimentari 100% rinnovabili. Per i visitatori inoltre è previsto un test sul proprio stile di vita e una parete interattiva realizzata dal museo MACA di Torino per imparare a gestire le nostre risorse.

La mostra allestita a bordo treno sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 14 per le scuole prenotate e dalle 16 alle 19 per tutti i visitatori. Di domenica il Treno Verde è, invece, aperto dalle 10 alle 13.

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