(Adnkronos) – Umanizzare gli spazi scolastici attraverso l’arte, aumentando il senso di appartenenza alla scuola e al proprio quartiere. E’ l’obiettivo di ‘Facciamo pArte’, il progetto voluto da Fondazione Agnelli e Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini che, in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli, ha portato alla realizzazione sulla facciata dell’edificio scolastico, nel quartiere torinese di Mirafiori Sud, di un rebus in cui da decifrare, tra immagini e lettere, spiccano l’aggettivo ‘aperta’ e il sostantivo ‘umanità’. L’idea è nata nel 2021 come parte di un dialogo fra Fondazione Agnelli e aziende del gruppo Exor sulle modalità di intervento nel campo dell’istruzione in ambito Esg Environmental, Social, and corporate Governance). In particolare, il percorso educativo ha creato un dialogo tra gli studenti e l’artista Elena Mazzi, scelta da Pinacoteca Agnelli coinvolgendo una classe della scuola primaria e una della scuola secondaria di I grado, per poi estendersi all’intera collettività dell’Ic Salvemini che insieme alle loro insegnanti (e in alcune occasioni anche alle famiglie), su suggestione dell’artista, hanno giocato e ragionato insieme su immagini e lettere, con l’obiettivo di trovare parole significative per la scuola e il suo contesto, da tradurre poi visivamente sulla facciata. Al termine del processo sono stati scelti per le installazioni ‘umanità’ e ‘aperta’, due parole che rimandano a una dimensione di inclusività che supera la sfera scolastica per abbracciare la collettività. "Oltre a ricerche che aiutano il sistema educativo italiano a essere più moderno e inclusivo, la Fondazione Agnelli – ha sottolineato il presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann – realizza anche progetti concreti per le scuole e con le scuole, con particolare attenzione alle situazioni dove maggiore deve essere lo sforzo per garantire a tutti opportunità formative di qualità. Con l'iniziativa di oggi, abbiamo unito le forze con la Pinacoteca Agnelli e con la comunità della scuola Salvemini per dare un messaggio di impegno e attenzione, nel segno dell'arte e della partecipazione, in un quartiere a cui siamo legati da sempre e che continua a essere per noi centrale. Stellantis oggi è qui a Mirafiori con tutta una serie di iniziative per il futuro della mobilità sostenibile e quello che stiamo facendo qui a Torino e Mirafiori con il lavoro fatto con Comune e Regione porterà grandissime opportunità". "L’opera di Elena Mazzi è il risultato di un processo partecipato – ha aggiunto la direttrice della Pinacoteca Agnelli, Sarah Cosulich – ed è un contenitore di messaggi potenti e attuali, in grado di unire la comunità e di rappresentarla nel suo presente e nel suo futuro. I rebus sono fatti per essere letti e interpretati, richiedono interazione, pongono domande, si aprono a tante possibilità. L’opera che vediamo oggi è l’opera di una comunità che speriamo si riconosca nei concetti di apertura e umanità e li renda punti di partenza per nuove riflessioni, ogni giorno.""Credo che l’arte sia un ottimo strumento di lavoro collettivo, proprio perché libero da concetti predefiniti – ha proseguito Elena Mazzi – il rebus unisce parola e immagine: portare questo linguaggio in codice a scuola è un modo per confrontarsi, con delicatezza e gioco, su un tema stringente: il riconoscimento dei diritti di bambini e adolescenti che si identifica con lo Ius Scholae". "La scuola deve essere il punto di riferimento per la collettività: questa è la mia visione, chiara e inclusiva – ha concluso la dirigente scolastica Barbara Floris – i nostri giardini, le aule, le facciate esprimono la nostra identità: una scuola che condivide con il suo territorio sogni, aspettative, preoccupazioni. Alla Salvemini si perseguono l’inclusione e la valorizzazione delle competenze, in questo cammino abbiamo trovato nell’arte il modo migliore per esprimersi, per coinvolgere alunni, docenti e famiglie". L’Ic Salvemini si trova nella periferia sud di Torino, è articolato in 7 plessi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado. Gli allievi sono 998, di cui 310 con cittadinanza straniera (soprattutto da Romania, Marocco, Perù, Egitto). Gli insegnanti sono 154, di cui 41 di sostegno. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)