Freddo, i “cani padronali” quelli più esposti al rischio

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In questa fase di emergenza maltempo, che sembrerebbe prolungarsi fino a domani e dopodomani, l’Enpa torna a sollecitare tutti i cittadini e le istituzioni affinché facciano il possibile per aiutare gli animali. Nelle regioni più colpite dall’”ondata siberiana” c’è grande preoccupazione, in particolare, per i numerosi cani cosiddetti padronali che vengono costretti a vivere all’addiaccio, senza avere cioè la possibilità di entrare in casa o di un riparo adeguato, che, anzi, in molti casi è del tutto assente. Purtroppo, sottolinea Enpa, questo è un fenomeno ancora di un fenomeno diffuso soprattutto nelle nostre campagne.

«La cosa più logica e naturale – spiega l’Enpa – sarebbe quella di condividere con il proprio “amico” il tepore di casa, o comunque di garantire in qualche altro modo un riparo dal gelo: il freddo infatti rappresenta un serio fattore di rischio per l’incolumità di cani, gatti, e altri animali. Ed è opportuno ricordare che esporli a condizioni che ne possono causare gravi sofferenze se non addirittura la morte configura un reato punito dal nostro codice penale»

Per lo stesso motivo, i cittadini che abbiano notizia di situazioni di “abbandono” dei cani detenuti all’esterno, senza riparo o ancora legati a catene corte, devono immediatamente farne segnalazione alle autorità competenti.