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Fuori basilica francescana, dentro auditorium: ecco il nuovo San Francesco al Prato
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La striscia

Elena Livia Pennacchioni
Elena Livia Pennacchioni
Vedo il mondo da 1 metro e 60, l'altezza al garrese del mio Attila. Sono l'addetta stampa della biodiversità, romana di nascita e veronese d'adozione, ma con il cuore ha in Umbria. Scrivo di animali, piante e qualche volta di come l'uomo riesce a salvarli!

San Francesco al Prato, la Basilica che per 800 anni è stata il pantheon della nobiltà perugina, apre le porte alla prima vera stagione culturale che la consacra al grande pubblico come Auditorium di rilevanza nazionale. Sabato 24 febbraio il live di Morgan

Il cuore di Perugia torna a battere al Sanfra. Musica, stand-up comedy e un filone di monologhi risuoneranno tra la navata e il coro della Basilica ritrovata di San Francesco al Prato, che inaugura la sua prima vera stagione da Auditorium di rilevanza nazionale. Crolli, demolizioni, ricostruzioni e trasformazioni. Questa è stata la storia degli ultimi decenni del pantheon della Perugia nobile, che otto secoli fa lo elesse a tempio sepolcrale dei suoi notabili. E che, da quel 2019 in cui avvenne la trasformazione da luogo d’arte a contenitore culturale, non aveva mai effettivamente riaperto le porte ad una programmazione di pubblico. Oggi invece, il suo abside vetrato farà da scena ad un calendario di eventi che si spinge fin quasi all’estate. E ospiterà anche gli youtuber più seguiti del web, oltre a una line up tutta al femminile ispirata alla figura di Artemisia Gentileschi. Dopo alcune anticipazioni, il debutto “nel mondo dei grandi” avverrà sabato 24 febbraio, con un live Morgan.

Si respira una continua antinomia tra medioevo e modernità, ma di successo. Come di successo è stata l’impresa compiuta grazie alla sinergia tra pubblico e privato, nell’ambito della quale il Comune di Perugia (proprietario del bene) e Mea Concerti (che si è aggiudicato la gestione) sono riusciti a trovare la quadra strategica, burocratica ed economica per posizionare sul mercato culturale un contenitore che fu edificato circa 30 anni dopo la morte di San Francesco di Assisi. Rende bene l’idea l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano: “Mi preme sottolineare – spiega – che per parlare di vero recupero non basta avere una struttura bella ma vuota, perché è necessario renderla anche vitale; ebbene oggi siamo in grado, grazie al lavoro del gestore, del Comune di Perugia, alla collaborazione di Sviluppumbria e di altri partner, di portare a termine un percorso di vitalità e ricchezza, espresso all’interno di questo primo e ricco programma di eventi che andiamo a presentare, un programma concreto e tangibile, frutto di un’attenta sperimentazione”.

Rimessa la basilica al centro della città, non sono mancati riconoscimenti e prospettive. “Dietro alla riapertura di un complesso della portata di San Francesco al Prato – prosegue Varasano – c’è stato un lavoro enorme, soprattutto da parte degli uffici comunali, di una complessità mai sperimentata prima. Ma ora la sua natura potrà essere sede di iniziative variegate: musica, intrattenimento, spettacoli, oltre ad essere un’imperdibile area museale”. E su questo, fa eco l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia. “Il “Sanfra”, come i perugini sono soliti chiamarlo, è anche un luogo complesso. Che, pertanto, è stato possibile riaprire solo dopo aver portato a termine un ampio e meticoloso progetto di recupero che ha consentito, alla fine, di mantenerne invariate le caratteristiche storico-architettoniche, coniugandole con l’innovazione. Un lavoro che non è finito, perché si continuerà ad operare per recuperare la cripta, area che è in grado di raccontare la storia di San Francesco al Prato”.

Gianluca Liberali, responsabile di Mea Concerti, non senza emozione, ha parlato di progetto incredibile frutto della collaborazione tra tantissimi soggetti uniti dall’amore per un luogo bellissimo della città. “Alla fine è stato possibile produrre un cartellone di altissima qualità per il quale si è lavorato tanto al fine di garantire un’offerta culturale di valore”.

“Con l’avvio di questa nuova stagione – sottolinea Michela Sciurpa, A.U. di Sviluppumbria – si aprono più opportunità non solo per la città di Perugia, ma per l’Umbria, sotto diversi punti di vista: si avrà una più ampia offerta culturale di qualità, sarà un’occasione di maggiore fruibilità del patrimonio architettonico, un motivo in più per poter godere di questo meraviglioso gioiello di Perugia che è l’Auditorium di San Francesco al Prato. Ma, soprattutto, possiamo toccare con mano l’impegno della nostra Amministrazione regionale nel voler essere al fianco delle nostre realtà. L’obiettivo del bando, infatti, è finalizzato a sostenere il settore dello spettacolo dal vivo, in un’ottica di riavvio e rilancio della filiera culturale dell’Umbria e con il fine di incentivare la creazione di nuove produzioni, in un’ottica cross-settoriale e multicanale, favorendo la collaborazione tra filiere e istituzioni culturali. Sostenendo il progetto Sanfra – conclude Sciurpa – si dà un supporto concreto ad un evento volano di promozione culturale, turistica ed economica”. 

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